domenica, novembre 20, 2005

DOPO TUTTO FORSE SIAMO FRATELLI...

Carta ecologica del capo indiano Seattle, al sig Franklin , presidente degli Stati Uniti d'America.
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Nel 1854 il grande capo bianco di Washington ha fatto un offerta per una grande estensione di terre indiane promettendo di creare una riserva per il popolo indigeno.
La risposta del capo Seattle, quì riportata integralmente, è stata descritta come la dichiarazione più bella e più profonda mai fatta sul medio ambiente.

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...come si può comprare o vendere il firmamento o il calore della terra? questa idea ci è sconosciuta, se non siamo padroni della freschezza dell'aria nè del fragore delle acque, come potreste voi comprarli?
...ogni particella di questa terra è sacra per il mio popolo, ogni brillante pianta di pino, ogni granello di sabbia nelle spiagge, ogni goccia di rugiada nei boschi, persino il suono di ogni insetto è sacro alla memoria e al passato del mio popolo. La linfa che circola nelle vene degli alberi porta con se le memorie dei pellerossa.
...i morti dell'uomo bianco dimenticano il loro paese di origine quando intraprendono il loro passaggio tra le stelle, in cambio i nostri morti non possono dimenticare mai questa terra generosa: Lei è parte di noi stessi, è la madre dei pellerossa.
...i fiori profumati sono nostri fratelli, il cerbiatto, il cavallo, l'aquila, tutti siamo fratelli.
...le scarpate, i prati umidi il calore del corpo del cavalloe l'uomo, tutti appartengono alla stessa famiglia.
...per tutto queasto, quando il grande capo di Washington ci invia il messaggio che vuole comprare le nostre terre, ci stà domandando troppo.
...il grande capo ci dice che ci riserverà un luogo dove potremo vivere tranquillamente tra di noi, egli si convertirà in nostro padre e noi in suoi figli...non è facile per noi considerare la sua offerta perchè questa terra per noi è SACRA.
...l'acqua cristallina che corre per i fiumi e ruscelli, non è solamente acqua, anche rappresenta il sangue dei nostri avi. Se vi vendiamo le terre, dovete ricordare che sono SACRE, e dovrete insegnare ai vostri figliche sono sacre e che ogni riflesso nelle acque chiare dei laghi racconta i successi e le memorie della nostra gente, il mormorio dell'acqua è la voce del padre di mio padre.
...i fiumi sono nostri fratelli e saziano la nostra sete, sono portatori delle nostre canoe e alimentano i nostri figli.
...se vi vendiamo le nostre terre, voi dovete ricordare ed insegnare ai vostri figli che i fiumi sono nostri fratelli ed anche i vostri, pertanto dovrete trattarli con la stessa dolcezza che si tratta un fratello.
...sappiamo che l'uomo bianco non comprende il nostro modo di vita, egli non sa distinguere tra un pezzo di terra e un altro poichè è uno straniero che arriva di notte, prende la terra e quello che gli necessita.
...la terra non è sua sorella, è sua nemica e, una volta conquistata, continua il suo cammino lasciando dietro a se la tomba dei suoi padri senza importargli.
...tratta sua madre la terra e suo fratello il firmamento come oggetti che si comprano e si vendono come pecore; il suo appetito divorerà la terra lasciando solo un deserto.
...non so ma il nostro modo di vita è differente dal vostro. La vita delle vostre città intristisce gli occhi del pellerossa però sarà che il pellerossa è solo un selvaggi0 e non comprende nulla.
...non esiste un luogo tranquillo nelle città dell'uomo bianco e neppure c'è un luogo dove ascoltare come si aprono le foglie in primavera o come si rincorrono gli insetti...però anche questo dev'essere perchè sono un selvaggio e non comprendo nulla.
...il frastuono delle vostre città sembra insultare i nostri orecchi e dopo tutto a che serve la vita se se l'uomo non può ascoltare il grido solitario dei "chotacabras"o neppure le discussioni notturne delle rane ai bordi dello stagno?...sono un pellerossa e non comprendo nulla.
...noi preferiamo il soave sussurro del ventosulla superficie di uno stagno, così come l'odore di questo stesso vento purificato dalla pioggia di mezzogiorno o profumato dagli aromi di pino.
...l'aria ha un valore inestimabile per il pellerossa poichè tutti gli esseri condividono lo stesso alito...la bestia, l'albero,l'uomo, tutti respiriamo la stessa aria.
...l'uomo bianco non sembra cosciente dell'aria che respira, è come un moribondo che agonizza durante molti giorni, insensibile al fetore.
...però se gli vendiamo le nostre terre deve ricordare che l'aria è inestimabile, che l'aria comparte il suo spirito con la vita che sostiene, il vento che ha dato ai nostri avi il primo soffio di vita anche ha ricevuto i loro ultimi sospiri.
...se vi vendiamo le nostre terre voi dovrete conservarle come una cosa a parte e SACRA...come un luogo dove perfino l'uomo bianco può assaporare il vento profumaro dai fiori della prateria.
...se decidiamo di accettare l'offerta dell'uomo bianco deve trattare gli animali di questa terra come suoi fratelli.
...io sono un selvaggio e non comprendo un altro modo di vita, ho visto migliaia di bufali marcire nelle praterie, morti dai colpi dell'uomo bianco, da un treno in marcia...sono un selvaggio e non comprendo come una macchina fumante può importare più del bufalo che noi sacrifichiamo soltanto
per sopravvivere.
...cosa sarebbe l'uomo senza gli animali?... se fossero tutti sterminati anche l'uomo morirebbe per una grande solitudine spirituale perchè ciò che succederebbe agli animali, anche succederà all'uomo...tutto si riallaccia.
...dovete insegnare ai vostri figli che il suolo che calpesteranno è le ceneri dei nostri avi.
...inculchino ai loro figli, come noi abbiamo fatto con i nostri, che la terra è la loro madre...tutto ciò che succederà alla terra succederà ai figli della terra, se gli uomini sputano al suolo sputano a loro stessi.
...questo sappiamo: la terra non appartiene all'uomo, l'uomo appartiene alla terra...tutto si riallaccia, come il sangue che unisce le famiglie.
...tutto ciò che succederà alla terra, succederà ai figli della terra. Non è stato l'uomo a tessere la trama della vita ed egli subirà la causa della sua trama.
...e nemmeno l'uomo bianco, il cui Dio passeggia e parla con lui da amico ad amico, non rimane esente dal destino comune....dopo tutto, forse, siamo fratelli, già lo vedremo.
...sappiamo una cosa che forse l'uomo bianco scoprirà un giorno...il nostro Dio è lo stsso Dio.
...voi potete pensare adesso che Egli vi appartiene nello stesso modo in cui desiderate che le nostre terre vi appartengano, però non è così.
...egli è il Dio degli uomini e la sua compassione si divide in parti uguali trà i pellorossa e l'uomo bianco.
...questa terra ha un valore inestimabile per Lui e se la si danneggia, ciò provocherebbe l'ira del Creatore.
...anche i bianchi si estinguerebbero, forse prima che le altre tribù.
...contaminate i suoi fiumi e una notte morirete affogati dai vostri propri residui.
...però voi camminerete verso la distruzione circondati di gloria, ispirati dalla forza del Dio che vi ha potato in questa terrae che per qualche disegno speciale vi ha dato il dominio su di lei e sui pellerossa.
...questo destino è un mistero per noi dal momento che non comprendiamo perchè si sterminano i bufali, si domano i cavalli selvaggi,si saturano gli angoli segreti dei boschi con l'alito di tanti uomini e si violenta il paesaggio dalle esuberanti colline, con cavi parlanti.
...dov'è il bosco?...distrutto!...e l'aquila?...sparita!
....TERMINA LA VITA, INCOMINCIA LA SOPRAVVIVENZA

GRAN CAPO SEATTLE

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